ANALISI DELLA COPERTURA VEGETALE:IL”LAI”

Fin dal primo approccio con un paesaggio naturale ci si rende conto di come la vegetazione sia determinante in quanto modificatrice delle varie componenti ecosistemiche e a sua volta modificata da esse. Risulta quindi essenziale per un naturalista avere dei parametri con cui poter studiare questa componente anche a scala macroscopica come può essere quella di un’intera area  di una faggeta o una pineta . Numerosi possono essere i punti di interesse riguardo l’azione delle piante , in particolare vorrei focalizzare l’attenzione su di un parametro molto importante e facilmente rilevabile in campo : il LAI . Con tale indice di area fogliare si intende in realtà la quantità di superficie sintetizzante in un determinato range spaziale , o meglio possiamo vederlo come la superficie totale delle foglie sull’ ombra che esse producono al suolo , cosi facendo si può avere un idea della superficie fotosintetizzante .

LAI = superficie totale fogliare / superficie dell’ombra proiettata 

Ovviamente la prima domanda che ci si pone riguarda la misurazione di tale parametro in quanto conoscere la superficie totale fogliare di un individuo vegetale sembra essere un ‘impresa ardua specialmente se parliamo di individui maturi o addirittura monumentali. In realtà gli ecologi hanno saputo ovviare a tale problema tramite l utilizzo di piccoli escamotage come approssimare la forma dell’albero ad una forma geometrica. Inoltre i metodi per il calcolo del LAI sono molteplici , esistono approcci distruttivi che risultano molto accurati ma che richiedono un dispendio di tempo e denaro non indifferente oltre che la morte dell’organismo modello. Tuttavia ad oggi possiamo avvalerci di metodi indiretti molto funzionali come quelli che sfruttano la tecnologia ottica che tramite laser e fotocamere fish eye possono calcolare la radianza entrante in un bosco . I dati di tali tecnologie devono essere correlati alla legge di Lambert-beer che definisce il totale della radiazione intercettata dalle foglie funzione dell’angolo incidenza rispetto alla chioma , della forma della chioma e delle proprietà ottiche intrinseche. 

Iz = I0 e^k-LAI 

in cui Iz è la luce ad una data profondità dal culmine della chioma ed I0 è l’intensità al culmine della chioma mentre k è un coefficiente di estinzione tipico per l organismo considerato ( da 0.3 per campi a 0.7 per foreste ).

Le immagini quindi catturate tramite strumenti ottici come ad esempio il LAI-2000 plant canopy analyzer  possono essere elaborate tramite software come winscanopy. 

Ovviamente il parametro LAI è un numero adimensionale soggetto a innumerevoli variazioni nel tempo , sia a livello giornaliero che stagionale e deve essere quindi misurato con accortezza per evitare inutili errori o deviazioni dei dati, infatti si hanno migliori misurazioni in giornate nuvolose in quanto la diffusione della luce risulta omogenea e ci si deve ricordare di tarare lo strumento prima di misurare effettuando una misurazione al di fuori della vegetazione con il sole alle spalle , solo dopo aver fatto tale accortezza si può mettere lo strumento in bolla e misurare.

     

Solitamente il valore di tale indice è compreso tra 3 e 7 ed è massimo nelle forseste di conifere e minimo nel deserti privi di vegetazione dove ovviamente è 0. Dall’unione delle misurazioni si possono costruire carte tematiche anche a livello globale come la seguente 
Per ultimo dobbiamo ricordare che tale indice di area fogliare rappresentando la porzione fotosintetizzante dell’organismo è strettamente correlato alla biomassa, o meglio alla PPN ( produttività primaria netta ) questo può consentire lo studio degli sviluppi di un determinato ecosistema e le risposte a fattori di stress di intere popolazioni.

Un altro paramentro utilizzabile è il LAD o leaf area density , si ottiene dal LAI considerando l’altezza della chioma :

LAD = LAI / h