OBSOLESCENZA PROGRAMMATA

Cari lettori in questo piccolo articolo vorrei sensibilizzare l opinione dei più attenti su alcuni comportamenti errati della società moderna dettati dal più ostinato consumismo e dall’ignoranza. L’obbiettivo su cui vorrei porre attenzione è un orrida strategia economica che prende il nome di obsolescenza programmata, ma che cos è ? Per obsolescenza programmata si intende una politica economica-industriale in cui si pianifica il ciclo vitale (quindi la durata) di un determinato prodotto al fine di limitare il suo consumo in un arco di tempo definito e pianificato. Ma analizziamo meglio il fenomeno, infatti i metodi con cui viene attivato il processo sono spesso l utilizzo di materiali più scadenti e quindi più inclini ad un rapido deterioramento o di sistemi elettronici creati in base al life cycle prefissato dal produttore. A testimonianza di ciò troviamo il fatto che riparare poi il prodotto guastato presenta un costo superiore rispetto al comprarne uno nuovo!Inoltre non dobbiamo scordarci di considerare che tale strategia viene rinforzata vigorosamente dall’attività pubblicitaria che invoglia il consumatore ad acquistare un nuovo prodotto (anche se non migliore ma semplicemente più moderno) tanto da arrivare alla sostituzione del vecchio (nonostante funzionante) con il nuovo semplicemente per una questione di moda. Quando l unico accorgimento preso dal produttore al fine di rendere obsoleto un modello per incrementare la vendita del modello successivo è quello pubblicitario possiamo parlare di obsolescenza simbolica (http://books.google.it/books?id=8yvwGf-KKoMC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=%22obsolescenza%20simbolica%22&f=false Latouche). Anche se poi le due modalità vengono nella maggior parte dei casi attuate contemporaneamente.Bene una volta definito il fenomeno dobbiamo fare i conti con ciò che sono i suoi effetti, infatti questa pratica aberrante rappresenta non solo un plagio della massa e quindi l’induzione all’acquisto di beni superflui e non strettamente necessari, ma soprattutto un insensato spreco delle risorse materiali del nostro pianeta e ancora peggio una vastissima quantità di rifiuti ingiustificati che si riversano a discapito del pianeta sotto tutte le forme possibili di inquinamento: 

  • ENERGETICO = basti pensare all’energia utilizzata per produrre quei prodotti ingiustamente considerati obsoleti o demodé (più quella per la produzione dei nuovi modelli) , nella maggior parte dei casi derivante dall’utilizzo di centrali fondate su idrocarburi come petrolio o metano considerando sial l energia utilizzata per assemblare i vari pezzi che lo compongono sia quella utilizzata per produrre le componenti. Aggiungendo ovviamente l energia utilizzata per smaltire il prodotto in disuso

 

  • ATMOSFERICO = in quanto come detto in precedenza la produzione avviene mediante sfruttamento di idrocarburi fossili che rilasciano grandi quantità di gas serra come CO2 nell’atmosfera

  • IDRICO = tutte le sostanze chimiche rilasciate sia dalle fabbriche produttrici sia dalle centrali che le alimentano nelle acque circostanti

  • DEL SUOLO = ovviamente si deve arrivare a considerare lo spazio fisico che viene occupato dai rifiuti nelle discariche(sempre più traboccanti) con conseguente variazione chimica del suolo circostante  

queste sono solo alcune problematiche legate a questa pratica adottata dalle case produttrici, infatti dobbiamo citare conseguenze come quella dell’esportazione (soprattutto per materiali di genere elettronico, quindi difficile da smaltire) di ingenti quantità di rifiuti dai paesi più sviluppati a paesi economicamente meno agiati come l Africa, o come l impoverimento delle risorse minerali e biologiche(deforestazione ed eliminazione di habitat di moltissime specie) senza una minima consapevolezza di cosa possa essere uno sviluppo e un consumo delle risorse SOSTENIBILE. Ovviamente per  descrivere nella sua completezza l’argomento non è sufficiente un singolo articolo ma mi auguro che sensibilizzando la società tramite la divulgazione di informazioni e pensieri si possa arrivare alla consapevolezza delle nostre azioni e spero, in un futuro non troppo lontano, a modificare l’approccio che l’essere umano ha nei confronti del sistema economico e naturale. Tale articolo è quindi un invito a riflettere su tali problematiche…