ARACEAE

                   

Le Araceae sono monocotiledoni acquatiche terrestri spesso con rizomi o bulbo-tuberi sotterranei. Spesso sono associate ad ambienti caratterizzati da un’elevata umidità. In esse ritroviamo cristalli aghiformi di ossalato di calcio che le rendono inappetibili ed irritanti del cavo orale. Le foglie si presentano con lamina ben sviluppata generalmente con disposizione alterna e spiralata (talvolta anche distica). Le infiorescenze sono indefinite e terminali, sono rappresentate da una spiga di numerosi piccoli fiori addensati su uno spadice sotteso da una brattea fogliacea detta spata. I fiori sono generalmente ermafroditi ed attinomorfi e le piante monoiche. La composizione fiorale prevede 4 o 6 tepali (a volte assenti) carnosi e 2-3 carpelli connati con ovario supero.Il Gineceo matura prima dell’androceo o nel caso i la specie sia monoica i fiori femminili maturano prima dei maschili, questo impedisce l’autofecondazione. Il frutto solitamente è una bacca dai colori vivaci. Dobbiamo inoltre ricordare che se intendiamo la famiglia in senso ampio e in modo filogenetico in essa troviamo piante galleggianti come Lemna minor che nel tempo colonizzano la superficie di piccoli specchi di acqua.

                 

La diffusione di questi organismi come già detto sopra è circoscritta ad ambiente ad elevata umidità come ad esempio le foreste tropicali. Tra le più note  (grazie al loro valore estetico ed ornamentale) ricordiamo il genere Calla o il genere Arum 

             

Le loro infiorescenze sono spesso visitate ed impollinate da insetti come mosche , api e coleotteri poiché proprio queste producono un forte odore e calore. La dispersione delle bacche spetta a uccelli o piccoli mammiferi , tranne nel caso di lemna ed affini in cui il vettore principale è l’acqua.