AMARYLLIDACEAE

La famiglia Amaryllidaceae comprende erbe bulbose con radici contrattili. Le foglie sono semplici ed appiattite con nervatura parallela disposte in modo alterno su due file e guainanti alla base. Le infiorescenze sono definite e terminali, portate su uno scapo glabro come una o più cime elicoidi che portano vistosi fiori ermafroditi sia attinomorfi che zigomorfi presentano una brattea filiforme. Essi sono composti da 6 tepali petaloidi non maculati, 6 stami e 3 carpelli connati con ovario infero noltre a volte possiamo trovare una corona dovuta ad una escrescena del perianzio.

I frutti si presentano come capsule loculicide con semi sia secchi che carnosi ed aventi un tegumento con crosta nero-bluastra. L’impollinazione è affidata ad api, falene, farlalle ed uccelli mentre la dispersione dei propaguli è affidata al vento e all’acqua.

La famiglia è ampiamente diffusa anche se nella regione mediterranea, sud-andina e sud africana sembra presentare una elevata diversità. Dobbiamo ricordare che in questa famiglia ritroviamo famosissimi rappresentanti utilizzati a scopo estetico e ornamentale come ad esempio Narcissus o ad esempio Galanthus  con Galanthus nivalis (bucaneve) che nelle passeggiate si palesa con la sua antesi invernale, un altro genere molto noto è crinum.

Galanthus nivalis L.

Crinum x Herbertii

Narcissus poeticus

All’interno di questa famiglia, una specie merita particolare attenzione poiché fortemente minacciata dalla distruzione delle spiagge e dell’ecosistema dunale, infatti la pianta psamofila in questione è il Pancrathium marittimum, detto giglio di mare.

Pancratium marittimum L.

La monofilia di questo gruppo è comprovata oltre che dalla presenza di metaboliti secondari peculiari (alcaloidi amaryllidacei) anche dall’ovario infero e dalle sequenze di rbcL.